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post it giganti

post.jpg

Ciao a tutti questo è une sempio macroscopico di come le nostre città siano inquinate da tutti i punti di vista, in questo caso si stratta di inquinamento visuale. Questa serie di post it giganti affissi ai palazzi cambiano totalmente la prospettiva di utilizzo del post it. Di solito li utilizziamo per fissare le nostre idee, li appicichiamo in molte parti della casa per ricordarci di fare…dire, scrivere…qualcosa di importante. In questo caso non so se vengono utilizzati come “denuncia” per l’eccessivo inquinamento pubblicitario a cui siamo sottoposti nelle grandi città oppure è proprio una trovata pubblicitaria che pur essendo molto invasiva attira sicuramente l’attenzione!….sta di fatto che rende bene l’idea dell’inquinamento visivo e delle possbilità creative a nostra disposizione per inviare un messaggio.

ciao

P.S SE SIETE IN CERCA DI SITI DI DESIGN (e non solo) INTERESSANTI E CURIOSI http://www.thedesigntown.com, http://www.webvillage.wordpress.com; http://www.instructables.com; http://www.metacafe.com
elisa85

12, novembre, 2007 at 12:38 am 1 commento

DeSiGn SvEgLiA

Senza il libro di Norman “La caffettiera del masochista” (traduzione discutibile ma sicuramente di effetto) non avrei mai postato una cosa come questa: la sua teoria sull’attribuzione di colpa a noi stessi rispetto al mancato funzionamento di un semplice oggetto di uso quotidiano, e di come invece sia tutta una questione di design, permette finalmente al mio parere sulla sveglia che ho sul comodino da anni di uscire allo scoperto!

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L’0scenità qui sopra (non si vede bene a causa del forzato ridimensionamento) è il disegno dell’oggetto in questione. Certamente, non sono Botticelli ma ho deciso di usare – e osare – una nuova parola d’ordine: SPERIMENTARE.

Oltre a proiettare, se si preme la piccola barra posta sulla sommità di essa, l’orario sul soffitto (il che, a volte, è non poco problematico: la luce non può essere posizionata dove si vuole: è fissa in un punto) questa sveglia dovrebbe anche essere tale, mentre io la uso solo come orologio. Il perchè? è inspiegabile anche per me, visto che offre un modello concettuale che appare semplicissimo.

APPARE…

I 5 tasti rotondi che vedete dovrebbero corrispondere a 5, massimo 6 funzioni diverse.

A cosa servono i tasti “+” e “-“? No, non a regolare l’ora: questo è automatico grazie al satellite, quindi non c’è modo di influire su tale aspetto. NO, nemmeno ad impostare la sveglia: io li premo, mi danno un “bip” come feedback e…NON SUCCEDE ASSOLUTAMENTE NIENTE!!!

Lo stesso vale per gli altri tre tasti, ad eccezione di quello con il disegnino della campana e ON/OFF, il quale fa inserire o disinserire la funzione di sveglia che, però, suonerebbe sempre a mezzanotte, visto che non riesco a capire come si fa ad impostare l’orario.

Vi giuro, le ho provate tutte: premere i tasti a lungoo brevemente, premerli insieme, singolarmente…qualsiasi cosa faccia c’è sempre il solito bip e niente che cambi, eccezion fatta per dei simboli sullo schermo che ancora non sono riuscita ad interpretare, alcuni dei quali dovrebbero significare 1^ e 2^ sveglia.

Per chi, legittimamente, si sta chiedendo “Ma perchè questa impedita non legge il libretto di istruzioni?”, è d’obbligo informarvi che la sveglia mi è stata regalata senza uno straccio di istruzione da mia madre. E poi, vi sembra normale che non si possa arrivare a capire il funzionamento di un oggetto d’uso quotidiano anche senza spiegazioni?

Poichè credo che alcuni di voi possiedano questo oggetto  e non abbiano trovato difficoltà nell’utilizzarlo (mi è sembrato di vederlo a casa di topenka, una volta) avevo deciso di non usarlo come esempio di cattivo design ma finalmente mi sono fatta coraggio anche a costo di sembrare un tantino imbranata!

Fatemi sapere!

Sara Squintu

4, novembre, 2007 at 3:25 PM 5 commenti

LED INTERATTIVI

Qualcuno mi spiega il significato di queste luci che si accendono (credo tramite sensori)?

Certo, carine a vedersi, almeno inizialmente, ma al di là dell’aspetto estetico si può trovare una qualche utilità? Io non credo…E poi, alla fine, nemmeno il gatto se le fila più: una cosa creata solo per stupire ed attirare l’attenzione e che non riesce nemmeno nell’intento (la mia iniziale curiosità è andata scemando in picchiata durante il video, non so la vostra) non mi sembra esattamente un esempio di ottimo design.

Voi che dite a riguardo?

Sara Squintu

26, ottobre, 2007 at 6:51 PM 11 commenti

Ingresso “riservato”

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Un chiaro esempio di Bad design: INGRESSO RISERVATO…..ma a chi???

claudia manca

18, ottobre, 2007 at 5:19 PM 2 commenti

Libellule e zanzare ci spiano, la Cia collauda gli insetti robot

cari colleghi, vi invito a leggere questo articolo di Repubblica

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/zanzare-cia/zanzare-cia/zanzare-cia.html

 Laura Schirosa

13, ottobre, 2007 at 4:21 PM 6 commenti

Bad design: ciabatta multipresa

ciabatta-pessima.jpg

Ecco un esempio di pessimo design: chi ha progettato questo oggetto non ha considerato che la maggior parte delle spine di tipo schuko ha il cavo angolato di novanta gradi rispetto alla presa…ciò significa che non è possibile utilizzare tutte le prese della ciabatta!

Bastava semplicemente ruotare le prese di 45° o 90° e avrei potuto utilizzare tutte le prese senza dover per forza comprare un’altra ciabatta…

11, ottobre, 2007 at 10:24 am 4 commenti

Tostapane

Vi mostro il mio tostapane come esempio di bad design.

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Ho scelto quest’oggetto perché seppur moderno ma con uno stile retrò per il suo design, ha gravi carenze nelle sue funzioni. Si può notare che ha un’unica rotella di comando, che può essere utilizzata esclusivamente per la sua accensione o lo spegnimento. Alla base della rotella non è presente alcuna indicazione per la temperatura infatti, ha un timer interno che fa fuoriuscire le pinze contenenti il pane, senza poter decidere il grado di cottura.
Ulteriore mancanza è lo sportello, presente nella maggior parte dei testopane, che serve per la pulizia interna.
Giandomenico Dalias

10, ottobre, 2007 at 4:27 PM 6 commenti

tagliere

dscn2068.jpgCiao a tutti!

l’oggetto che vi propongo è il mio tagliere.

La sua funzione, come tutti sappiamo, è quella di base per tagliare e sminuzzare il cibo evitando di svolgere la stessa operazione nel tavolo o nel piano del lavello per questioni di igiene.

Il problema di questo tagliere è che essendo fatto in legno tagliando il cibo si sminuzza anche il legno che quindi finisce nel mio piatto. Infatti, la parte centrale dove solitamente vengono posizionati gli alimenti per tagliarli è scrostata.

Inoltre il legno al contatto con l’acqua e i cibi umidi si ammuffisce (come si può vedere nel bordo sinistro) e questo non è di certo una garanzia di igiene.

La soluzione potrebbe sicuramente essere quella di non utilizzare il legno come materiale costitutivo del tagliere ma usare ad esempio la plastica.

Al contrario penso che il manico di colore rosso posizionato nell’angolo destro sia utile per appendere il tagliere e doni allo stesso una figura carina alla vista. Ma comunque poteva essere tralasciato concentrandosi maggiormente sull’aspetto fondamentale, cioè l’igiene, che se non viene garantita dall’oggetto in questione lo rende inutile.

eli85

6, ottobre, 2007 at 2:04 PM 10 commenti


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